I Monti Aurunci sono gli ultimi rilievi del Lazio prima del confine con la vicina Campania.
Con vette che superano i 1500 metri di quota a pochi chilometri in linea d’aria dal mare, brulli e dalle pendici quasi completamente spoglie nei versanti meridionali gli Aurunci, sul versante opposto, nascondono gelosamente un inaspettato paesaggio.
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La particolare posizione geografica dona a questi luoghi una grande varietà di ambienti che si svelano nelle faggete dei monti Petrella e Faggeto, nelle leccete dei monti Ruazzo e Campone, nella sughereta di Costamezza, nelle praterie della valle di Sciro e dell’altopiano di S. Onofrio.
Ovunque, nelle radure come sulle rupi più esposte del monte S. Angelo, un’inaspettata ricchezza di fiori (1300 le specie censite, una cinquantina le sole orchidee) richiama ormai da qualche anno l’interesse di ricercatori e botanici.
Apparentemente isolati dall’Appennino centrale per la presenza a nord degli insediamenti antropici della Valle del Liri, dal punto di vista floristico, gli Aurunci oggi sono ufficialmente riconosciuti come l’area più interessante del Lazio.
Osservando il paesaggio dalle sue cime, il territorio svela un incessante duello fra il mare, che sembra voler confinare i ripidi e scoscesi monti che prepotentemente discendono sulla costa; più in là, volgendo lo sguardo all’orizzonte, le Isole pontine, il parco del Vesuvio e a ponente il Parco nazionale del Circeo con la pianura pontina.
Romantici negli scenari che si rivelano verso l’azzurra distesa del mare, questi rilievi nascondono ambienti aspri e selvaggi, dove la fauna selvatica schiva si rifugia in cerca di luoghi tranquilli; anche il lupo negli ultimi anni ha fatto silenziosamente ritorno.
Estesa per circa ventimila ettari, l’area protetta del Parco Naturale dei Monti Aurunci interessa il territorio montano di undici Comuni nelle province di Latina e Frosinone, grandi e rumorose città della costa come Formia e Fondi, fanno da contraltare ai piccoli borghi dell’entroterra, ricchi di tradizioni e consuetudini millenarie.
Due Monumenti naturali di particolare interesse come il laghetto di Settecannelle nel Comune di Fondi e il Monumento Naturale di Montecassino, completano questa splendida Area Naturale Protetta di grande rilievo regionale.