Il Vivaio del Parco Naturale dei Monti Aurunci
È nato per conservare e tutelare il patrimonio vegetazionale nonché le più interessanti tra le 1900 specie che compongono la flora dei Monti Aurunci.
La sua creazione è stata strategica per la realizzazione di opere di recupero con tecniche di ingegneria naturalistica a basso impatto ambientale nonché per il recupero di aree degradate e dissestate.
Ubicato nei locali di una ex scuola agraria recuperata ed adattata alle nuove esigenze, è meta di numerose scolaresche nonché di giovani universitari e stagisti che sono interessati alle numerose attività che vi si realizzano.
La struttura, dotata di un impianto fotovoltaico, garantisce l’autosufficienza energetica della stessa oltre a contribuire alla riduzione della co2 immessa nell’atmosfera.
Divenuto punto di riferimento per molti parchi della Regione Lazio e delle Regioni limitrofe, il vivaio rifornisce aziende locali ed altri Enti pubblici o privati con professionalità e competenza, consigliando e contribuendo alle scelte migliori.
La Falegnameria
La falegnameria del Parco è nata con lo scopo di utilizzare la massa legnosa proveniente dai lavori di manutenzione dei boschi che l’Ente Parco effettua.
Diversi tipi di legno ottenuti dalla gestione naturalistica dei boschi vengono sapientemente trasformati in vassoi, fioriere, portavasi, ecc.
Per le applicazioni esterne, pubbliche e private, si realizzano panche e tavoli per spazi verdi ed aree pic-nic ma anche segnaletiche, tabelloni ed elementi di arredo necessari per eventi e manifestazioni.
Il Laboratorio
Il laboratorio nasce dalla necessità di recuperare uno dei mestieri più antichi del territorio che rischiava di essere perduto, ma anche dalla necessità di far conoscere l’arte dell’intreccio dello strame.
Di forma filamentosa, l’ampelodesma comunemente chiamata stramma o strame è una pianta erbacea tipica della macchia mediterranea che trova nella nostra zona un ampia diffusione.
Intrecciata da sola o associata ai giunchi di vimini o ai polloni teneri delle piante d’olivo, da vita a borse, cappelli, ceste, sedie ma anche a originali composizioni ornamentali come centri tavola.