Lo scorcio panoramico dei Monti Aurunci campeggia sulla copertina del settimanale tedesco Stern. Un foto scattata sul “Belvedere” lungo la strada che sale verso il Monte Faggeto, Il servizio racconta del viaggio da Amburgo a Roma del reporter tedesco Ulrich Hauser, e del rapporto tra l’uomo e la natura. L’appendice aurunca del viaggio è stata resa possibile grazie a Karl Mancini, fotogiornalista italo-argentino alla ricerca di una location tra mare e monti ha scelto di fotografare l’escursionista tra i pendii e le creste degli Aurunci, sul Faggeto a Campodimele, in località Valliera e Fraile a Formia. Un riconoscimento importante per il Parco dei Monti Aurunci che lo stesso Mancini ha evidenziato in un post su Instagram.
Giorgio De Marchis
Bosco Urbano Didattico, al via il progetto di Legambiente sud pontino in collaborazione con il Parco
attista Alberti a Minturno uno dei tanti istituti scolastici di formazione superiore gestiti dall’Ente Provinciale. Infatti, come altri istituti progettati e realizzati con la stessa per allora avveniristica concezione intorno agli Anni ‘80, è dotato di una considerevole estensione di terreno di quasi due ettari, fino ad ora quasi del tutto inutilizzati, che saranno destinati a tale funzione. Ci sono anche le premesse che questo possa essere, come si auspica, il primo di altri progetti in grado di attrarre l’attenzione anche di altre associazioni.
Let’s Trail, il 13 maggio la 3a edizione nella splendida cornice dei Monti Aurunci
L’importanza di continuare a preoccuparci della Terra
di Giorgio De Marchis*
Il primo Earth Day si è tenuto nel 1970, sono passati quasi 50 anni ma le cose non sono andate sempre come quei manifestanti speravano.
L’80% dell’energia usata nel pianeta continua ad essere prodotta usando combustibili fossili, una percentuale che non si discosta molto dai livelli raggiunti negli anni del primo Earth Day. Il livello di Diossina presente nell’atmosfera è il più alto negli ultimi 800.000 anni. La temperatura degli oceani continua a salire mentre i coralli stanno scomparendo e i disastri naturali flagellano vaste aree del pianeta.
Basta leggere alcuni dati del mondo dell’economia e della finanza per verificare che ancora oggi le compagnie più ricche nel mondo continuano ad essere quelle impegnate nell’estrazione di petrolio e di gas, mentre gli scienziati continuano a lanciare appelli sulla drammaticità dei cambiamenti climatici e sulla necessità di interventi immediati non rinviabili.
Tuttavia, anche in presenza di dati a volte scoraggianti, bisogna prendere atto che l’approccio culturale del movimento ambientalista ha superato la cortina degli ambienti sensibili ed è diventato patrimonio comune. Un risultato non scontato fino a qualche anno fa. Le tematiche della protezione ambientale hanno varcato i confini delle manifestazioni trovando spazio nelle imprese e nelle istituzioni che senza indugiare ulteriormente hanno intrapreso la sfida della tutela e salvaguardia dell’ambiete terrestre.
Negli ultimi anni in contesti economici un tempo impermeabili stanno avvenendo cose straordinarie. Multinazionali petrolifere costrette a rendere pubblici e trasparenti gli investimenti così da consentire la valutazione dell’impatto ambientale, oppure amministrazioni delle città e contee americane che decidono di caricarsi sulle spall威而鋼
e la responsabilità degli accordi di Parigi sul clima dopo la retromarcia di Trump.
Tanti anni di battaglie da quel giorno del 1970 hanno cambiato l’approccio delle istituzioni con l’ambiente ed è possibile registrare un notevole aumento degli investimenti pubblici nelle energie rinnovabili, un impegno importante che vede i paesi poveri in prima linea, capaci di investire nelle rinnovabili più dei paesi ricchi.
In molti stati è più conveniente investire nelle energie rinnovabili anziché nella realizzazione di centrali elettriche alimentate da carburante fossile. Un cambio di passo che inizia a dare risultati evidenti. 55 ore di energia consumate nell’ultima settimana nel Regno Unito sono state alimentate senza ricorrere al carbone, un fatto che non si era mai verificato dalla Rivoluzione Industriale. Il Portogallo nel mese di marzo ha prodotto più energia rinnovabile di quanta ne avesse consumata.
Sebbene la produzione di Tesla vada a singhiozzo, la domanda di auto elettriche è in costante crescita. Tecnologie considerate fallimentari fino a qualche anno fa, come la Carbon Capture, tornano attuali.
L’aria che respiriamo è più pulita di quella che i nostri genitori e i nostri nonni respiravano negli anni ’60, l’acqua è meno inquinata di allora, la transizione verso un mondo senza carbone è irreversibile, il problema diventa l’accelerazione di questi processi.
Anche per questo, per tutto ciò che è, per quello che è cambiato e per quello che dovrà succedere, che va ricordata l’importanza dell’impegno di quei manifestanti che iniziarono il lungo cammino nel primo Earth Day del 1970.
(*) Direttore del Parco Naturale dei Monti Aurunci
#Reforest sud pontino a Spigno Saturnia
Il progetto di riforestazione urbana prosegue in tutta la provincia. Dal vivaio delle piante autoctone di Itri le essenze vengono trapiantate da volontari ambientalisti in aree di proprietà. Dopo Sermoneta è il turno del comune di Spigno Saturnia dove l’associazione Sempre Verde, il comune ed il Parco dei Monti Aurunci in località Capodacqua piantumetanno un’area. Un evento che assume un significato ancora più marcato in occasione dell’Earth Day 2018 in una delle zone della provincia pontina maggiormente colpita dagli incendi.
Seminario sulla progettazione, realizzazione e montaggio delle strutture geodetiche
Il seminario di 24 h prevede sia una fase in aula, che una fase pratica dove è prevista la preparazione dell’esame aste e dei giunti e l’assemblaggio della struttura.
L’evento si terrà il 21/22/23 aprile presso il Woodpark nel comune di Itri.
È previsto il rilascio di crediti formativi
Domenica l’XPC Lupi degli Aurunci, seconda gara di Mountain Bike del Trofeo Monti Aurunci
Al via il primo “Trofeo dei Monti Aurunci” che da quest’anno premierà i migliori classificati delle due gare in MTB che si svolgono interamente nell’area del Parco.
La prima tappa, “XVIII edizione della Marathon Parco dei Monti Aurunci” si è svolta lo scorso 8 aprile sui percorsi tra Fondi, Campodimele e Lenola, organizzata dall’ASD HGV Cicli Conte Fans Bike di Fondi mentre la seconda “III edizione XCP dei Lupi Parco dei Monti Aurunci” si svolgerà domenica 22 aprile sui percorsi tra Pico e Campodimele, organizzata dall’ASD MTB Pico Lupi degli Aurunci.
Cornice della seconda gara è il “Bike Park dei Monti Aurunci”, un circuito di 22 km di percorsi a diverse difficoltà, allestito con frecce e cartellonistica di fruizione adatto a tutti, bambini, ragazzi e adulti.
Bike Park dei Monti Aurunci, sabato 21 aprile l’inaugurazione
Sabato prossimo alle ore 10:30 presso l’area picnic “Fossa Rotonda” nel Comune di Pico all’interno del Parco Naturale dei Monti Aurunci verrà inaugurato il Bike Park dei Monti Aurunci, un progetto di fruizione sostenibile dell’area naturale protetta realizzato grazie alla sinergia tra il Parco e l’ASD MTB di Pico.
22 km di sentieri, 14 percorsi, 11 single-track rappresentato il punto di partenza di un progetto che punta ad integrare la tutela dell’ambiente e del paesaggio con la fruizione sostenibile.
Il Bike Park dei Monti Aurunci è il primo passo verso la realizzazione di una infrastruttura che verrà implementata con nuove funzionalità e innovazioni tecnologiche per rendere la scoperta degli Aurunci un’esperienza sempre più affascinante e coinvolgente, da consigliare agli amici.
Floracult 2018. Il Vivaio del Parco tra gli espositori del prestigioso evento
Anche quest’anno il vivaio di piante autoctone del Parco dei Monti Aurunci parteciperà con uno stand a FloraCult, prestigioso evento dedicato al florovivaismo amatoriale che si svolgerà dal 20 al 22 aprile ai Casali del Pino (La Storta –Roma).
La nona edizione della mostra promossa da Ilaria Venturini Fendi e curata da Antonella Fornai non è semplicemente una mostra mercato ma una rassegna culturale all’insegna della bellezza delle piante e della eleganza interiore, da sempre destinata a riportare la natura e le pratiche ecosostenibili al centro dell’interesse.
Il Parco Regionale dei Monti Aurunci, riconoscente per essere stato invitato anche quest’anno a Floracult, è consapevole che il vivaio delle piante autoctone di Itri oltre a rappresentare una realtà unica nel suo genere, assolve ad un obiettivo primario di un area protetta : la moltiplicazione delle essenze del territorio e delle piante di interesse agricolo di vecchia coltivazione con tecniche ecosostenibili e di difesa della biodiversità.
Asferico, una foto scattata negli Aurunci tra quelle premiate nel concorso
Luca De Siena, fotografo e, supponiamo, appassionato dei Monti Aurunci ci segnala che sono usciti i risultati della dodicesima edizione di Asferico, il concorso di fotografia naturalistico più importante d’Italia organizzato dall’AFNI, l’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani.
Tra le foto premiate vi è anche quella scattata da Luca nel territorio del parco dei Monti Aurunci che esplora e fotografa da quasi dieci anni.
La foto è stata scattata nelle nostre faggete e ritrae un ragno, più precisamente un Philodromus margaritatus, mentre si mimetizza su di un lichene cresciuto sopra il tronco di un faggio. Un piccolo colpo di fortuna (e d’occhio soprattutto) – ci scrive Luca – dato che è stata scattata in autunno mentre vagava per i boschi in cerca di altri soggetti, colori, forme…
Con grande piacere pubblichiamo la notizia e la foto, facendo un grosso in bocca al lupo a Luca, dicendo di continuare a fotografare i nostri bellissimi monti.