Passeggiando tra boschi e vallate abbiamo scoperto luoghi ancora intrisi di una antichissima magia che si perde nella notte dei tempi e che accomuna tantissime culture di ogni parte del mondo.
In questi luoghi molto suggestivi abbiamo raccontato storie di donne che, grazie al loro profondissimo legame con la natura, erano capaci di guarire mali del corpo e dello spirito grazie all’uso delle erbe che raccoglievano proprio nella notte tra il 23 e il 24 giugno… la Notte delle Streghe, tramutata poi nella più nota Notte di San Giovanni. E quale luogo più indicato di Fossa Juanna, delle vette e dei boschi circostanti per trascorrere una notte del genere, nel cuore del Parco?
E’ stato qui, in questi posti, in cui si svolgevano antichi riti e culti, che abbiamo ripercorso la storia della nostra cultura, scoprendola molto simile a tante altre, anche lontanissime da noi. Attorno ad un fuoco, altro simbolo di questa notte speciale, abbiamo vissuto l’emozione di cimentarci nella preparazione di un’acqua, tanto semplice quanto efficace, con i fiori e le foglie sacri alle streghe. Passata la notte intorno al fuoco ci siamo poi immersi nella bellezza dell’alba che toglie il respiro e dei panorami mozzafiato che solo le nostre montagne a picco sul mare sanno regalarci.
Si ringraziano le GAE Daniele Ruggieri di EscursionisMonti Aurunci e Valeria De Meo per aver condiviso con noi questa loro esperienza.